Rione Monti, scopri il quartiere più antico di Roma

Ammira i panorami di Roma da una nuova prospettiva! Un tour in scooter alla scoperta della Capitale è davvero un’esperienza che consigliamo di fare soprattutto in estate. Nei pressi dell’hotel ci sono numerosi negozi dove poter affittare una vespa e visitare la città eterna dal centro storico ai quartieri periferici, sulle orme di Audrey Hepburn, Gregory Peck e Nanni Moretti. Il giro in vespa nella città senza tempo è un must non solo per i cinefili, ma per scoprire le parti più nascoste della Capitale.

Il Rione Monti è una delle zone più apprezzate di Roma. Ad attraversarla è Via Cavour, confina con i Fori Imperiali e arriva fino al colle Esquilino a pochi passi dalle magnifiche basiliche di Santa Maria Maggiore e San Pietro in Vincoli. Famoso per i vicoli stretti e gli originali sanpietrini, le botteghe antiche e moderne, le boutique alla moda, i ristoranti caratteristici, è il quartiere delle vinerie e delle gallerie d’arte! È qui che si trova la Suburra: l’antico quartiere “Sub Urbe” (sotto la città) i cui scantinati sbucano al Colosseo!

ll maestoso Anfiteatro Flavio, con la sua immensa mole, più comunemente noto come Colosseo, è il più grande anfiteatro del mondo e il più voluminoso edificio di Roma antica giunto fino a noi. Un luogo affascinante e romantico dove passeggiare, con il chiaro di luna, regala una sensazione speciale. Nell’antichità il Colosseo era una tappa obbligata per i giovani nobili e per gli intellettuali dell’Ottocento; venne citato in moti racconti dell’epoca, in cui si narrava che entrarci dopo il tramonto sarebbe stata un’emozione incredibile, da qui nacque il desiderio di rivivere un'esperienza estetica.

Nascosto nello splendido quartiere di Monti a Roma, nella caratteristica Basilica di San Pietro in Vincoli a Roma, c’è la statua del Mosè: una scultura marmorea ad opera di Michelangelo (del 1513 circa). Famosa in tutto il mondo per l’aneddoto legato allo scultore stizzito perché quella statua non parlasse tanto era perfetta. Non tutti inoltre sanno che le corna sul capo del Mosè deriverebbero da un’errata traduzione del Libro dell'Esodo in cui si narra che egli avesse due raggi sulla fronte: la parola "karan"(raggi), infatti, potrebbe essere stata confusa con "keren"(corna).